giovedì, dicembre 16, 2004

Le scelte

L'altra sera ho visto un film che si intitolava Vanilla Sky interpretato da Tom Cruise e Penelope Cruz. Non vorrei soffermarmi sulla storia nel suo complesso ma su alcuni aspetti di essa che sembrano cascare a pennello sul discorso delle scelte e quanto queste non solo condizionano la propria vita ma siano la vita stessa. La storia parla di un uomo la cui vita l'ha portato ad essere estremamente ricco ed estremamente ben voluto dagli uomini e dalle donne. Tutto è perfetto fino a quando non si pone di fronte ad una scelta: salire sulla macchina di una donna che lo ama alla follia senza essere contraccambiata oppure non salire su quell'auto dicendole una verità sul loro rapporto. Decide di scegliere la prima e ciò lo porta ad un incidente che gli sfigura la faccia irreparabilimente trasformandolo da un bellissimo ragazzo ad un mostro, situazione che finisce per condizionarlo per il resto della sua vita. Tutto questo per una scelta! Ma se ipotiziamo l'immortalità dell'essere, per quale ragione lui stesso ha fatto in modo che la sua vita lo portasse verso una simile scelta? Sono molteplici le risposte a questa domanda. Doveva imparare che la sua bellezza non è tutto? Capire quanto siano importanti i sentimenti altrui, rispettandoli? Una cosa spero sia l'unica verità: qualsiasi sia la risposta a queste domande, niente e nessuno può giudicare le nostre scelte se non noi stessi. Non sono importanti i giudizi altrui e spero che non ci sia un dio che faccia altrettanto. Penso, invece, che gli unici giudici che durante e dopo questa vita ci affligeranno con le loro pene, siamo noi stessi.